Dal progetto più semplice a quello più complicato, avrai bisogno di uno o due caratteri diversi, al massimo tre.
Tenete a mente questo principio: uno o due caratteri tipografici sono sufficienti per qualsiasi lavoro. Potresti aver bisogno di tre e fino a quattro per progetti complessi ed estesi come giornali o riviste, ma la base di una pubblicazione di solito consiste solo di un paio di caratteri tipografici. Non te ne servono di più.
Scegliamo i caratteri in base all’utilizzo che ne faremo, in base alle nostre preferenze estetiche. Scegliere un carattere tipografico è più facile, più rapido ed economico che mai. Ne possiamo trovare a migliaia su Internet, motivo per cui progetti con troppi caratteri tipografici diversi sono diventati la norma.
Pensala in questo modo: molti tipi di caratteri equivalgono a molte voci. Quindi più limitiamo la nostra tavolozza tipografica, più risorse espressive useremo, come contrasto, ritmo, simmetria o movimento.
Allo stesso modo, è meglio cercare di scegliere l’aggettivo giusto invece di usare molte parole, un paio di caratteri tipografici diversi sono un buon inizio per qualsiasi progetto, per quanto generico.
I caratteri chiamati super famiglie sono una buona opzione per progetti complessi dove è necessaria un’ampia gamma di stili armonici. Funzionano bene insieme perché hanno una spina dorsale comune.